Benvenuti cari amici, oggi tante curiosità su una pianta speciale: il Corbezzolo, la pianta tricolore d’Italia.🇮🇹
Il nome, in botanica Arbutus unedo, è un arbusto sempreverde tipico della macchia mediterranea. Appartiene alla famiglia delle Ericacee. È una pianta mellifera, ossia che produce un miele pregiato dal sapore intenso.
I suoi frutti, le corbezzole, sono bacche rosse commestibili con un sapore dolce e acidulo.
In alcune zone d’Italia le corbezzole vengono utilizzate per preparare liquori, marmellate e dolci.
Le foglie e i frutti hanno proprietà diuretiche, antinfiammatorie e antidiarroiche.
Il legno del corbezzolo è molto duro e resistente e in passato veniva utilizzato per la costruzione di utensili, mobili e sculture.
Ma torniamo alla curiosità iniziale: perché questa pianta è speciale? 🤔
Per quanto possa sembrare incredibile, il corbezzolo è considerato uno dei simboli della nostra Italia. 😊
👉Questa pianta sempreverde infatti possiede una caratteristica che la rende unica e che inevitabilmente l’avvicina alla nazione italiana: i fiori e i frutti vi si trovano contemporaneamente creando un contrasto cromatico che inevitabilmente fa pensare alla nostra bandiera. In autunno infatti le corbezzole sono di un bel rosso acceso, i fiori, riuniti in grappoli, di un bianco candido. Il tutto unito al verde delle foglie rimanda ai colori della bandiera italiana.
🗯 In un aneddoto si narra che Garibaldi, durante le sue battaglie per l’Unità d’Italia, si nutrisse di corbezzole per rifocillarsi.🍇
Questa pianta ha ispirato anche poeti. Giovanni Pascoli ha dedicato la poesia “Al corbezzolo” alla sorella Maria, morta di tifo a soli 17 anni. Il poeta lo descrive come una pianta umile e silenziosa, ma allo stesso tempo tenace e resistente, proprio come Maria.
Il corbezzolo, con i suoi frutti rossi che maturano in inverno, diventa un simbolo di speranza e di immortalità.
Ecco alcuni versi della poesia che ci aiutano a capire il legame tra il corbezzolo e Maria:
“Tu, solo, a me rammenti / colei che mi fu tolta…”
“Tu, solo, a me ricordi / la sua breve giornata…”
“Tu, solo, a me rammenti / il suo sorriso mesto…”
È una toccante e delicata elegia che testimonia il profondo amore di Pascoli per la sorella Maria. Il corbezzolo diventa un simbolo di questa unione che neanche la morte può spezzare.🙏
Il corbezzolo è una pianta affascinante che suscita molte curiosità. 😊
👉In alcune culture mediterranee, i rami di corbezzolo venivano usati come decorazione per le nozze e i frutti venivano consumati per favorire la fertilità.
Nella tradizione popolare si credeva che il corbezzolo fosse un albero portafortuna. Le persone usavano appendere rami di corbezzolo alle porte per allontanare spiriti maligni. In alcune zone è tradizione portare rami di corbezzolo per commemorare i defunti.
Un proverbio: “A Natale, corbezzole e bacche”. Questo proverbio italiano ricorda che il corbezzolo è un frutto tipico del periodo natalizio.🎄
😊 Mi auguro, cari amici che mi avete seguito alla scoperta di questo frutto raro “IL CORBEZZOLO,” che vi abbia fatto scoprire una pianta ricca di fascino, con la sua bellezza cromatica e le sue proprietà benefiche.
In conclusione vi lascio con una “CHICCA “che interessa il nostro territorio delle Madonie.🤗
👉Sapevate che a Sant’Ambrogio un borgo sospeso tra il mare e la montagna, ai piedi del parco delle Madonie, a cinque chilometri da Cefalù, organizza nel mese di Novembre una festa dedicata al corbezzolo? Vi invito a scoprirlo, sarà sicuramente una esperienza fantastica, nei vari momenti itineranti apprezzerete al meglio il borgo e la sua comunità. I visitatori saranno accolti con un caloroso benvenuto e una degustazione di piatti e dolci a base di corbezzolo.
Dandovi appuntamento alla prossima settimana vi suggerisco la preparazione di una marmellata di corbezzoli: Lavare i corbezzoli, mettere in pentola con 250g di zucchero e succo di limone. Cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti mescolando. Frullare il composto fino ad ottenere una consistenza cremosa. Fare raffreddare la marmellata. 😋