Bella Ciao, bandiera dei popoli

Inno alla Libertà e simbolo della Resistenza ad ogni oppressione, Bella Ciao è probabilmente la canzone italiana più famosa al mondo.

ORIGINI INCERTE…

“Bella Ciao” è un canto popolare italiano: tutti in Italia lo conoscono, ma a non tutti piace cantarla. La ragione è che, un po’ come la Resistenza, è stato associato a una determinata fazione politica ma erroneamente, perché alla Resistenza, ad esempio, hanno partecipato combattenti di tutti gli orientamenti politici.
Non esistono prove documentali dell’esistenza del canto popolare fino agli anni cinquanta. All’inizio si pensava che le origini di Bella Ciao fossero riconducibili a un canto delle mondine  e sarebbe stata composta dopo la guerra dal mondino Vasco Scansani di Gualtieri. Il testo del loro canto è simile ma il loro “Bella Ciao” si riferisce alla giovinezza che sfiorisce stando dietro a un lavoro così logorante. Sarebbe stata composta sulla falsa riga di “Fischi al vento“/ “Katjuša” una famosa canzone popolare sovietica che divenne l’inno ufficiale delle Brigate Partigiane Garibaldi.
Un’altra versione su queste incerte origini, riconduce la nascita della melodia al ritrovamento di una melodia Yiddish, quindi ebrea, registrata da un fisarmonicista di origini ucraine, Mishka Ziganoff nel 1919 a New York. Addirittura si dovrebbe andare ancora più indietro nel tempo, a metà dell’Ottocento, perché il testo del brano partigiano riprende quello di un canto popolare piemontese, ‘Fior di tomba‘.

DIFFUSIONE
Questo canto popolare italiano associato alla Resistenza partigiana della seconda guerra mondiale,  per poi arrivare in tutto il mondo, ha cominciato a diffondersi soltanto dopo il Festival di Spoleto del 1964. In realtà anche la stessa Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) la riconosce solo in parte perchè fu scarsamente utilizzata nel periodo della dittatura nazifascista e finì per identificare le idee dei partigiani solo a guerra finita, circa vent’anni dopo.

L’INVASORE

Il tema principale e’ quello della morte per la patria e per la libertà. Nel testo sin dalla prima strofa si fa riferimento all’ invasore  nei confronti del quale non si può restare inerti. Unirsi ai partigiani consapevoli di poter restare uccisi, ma fiduciosi che un tale sacrificio sia il prezzo da pagare per fare rifiorire la libertà.
Col tempo la parola invasore ha assunto connotazioni diverse. Prima gli invasori erano i nazifascisti e i partigiani i salvatori. Poi, dopo la grande diffusione di massa durante le manifestazioni operaie e studentesche del Sessantotto, quando c’era un tema che riguardasse oppressori e oppressi, si cantava Bella Ciao. E’ una canzone che unisce, che si canta in coro e che ha avuto anche un significato storico-sociale a livello mondiale, comparendo in diversi momenti della storia politica di paesi diversi dall’Italia: dalla Rivoluzione cubana alla guerra in Vietnam. E’ una bandiera ed è del popolo.

AI GIORNI NOSTRI

  Il primo a portare la versione che tutti conosciamo in televisione è stato Yves Montand, seguito poi da Giorgio Gaber, Maria Monti e Margot al Canzoniere minimo e dopo da Manu Chao, Woody Allen, Tom Waits.
Come già accennato, la sua diffusione è stata resa pian piano a livello globale: nel 2013 è stata intonata ad Istanbul dai manifestanti contro il premier turco Erdogan, nel 2015 è stata cantata in occasione delle commemorazioni delle vittime del giornale satirico francese Charlie Hebdo ed è diventata l’inno dei ‘Fridays for future’ i movimenti giovanili che vogliono salvare il pianeta. E’ stata cantata dai balconi il 25 aprile 2020 anche durante il lockdown per la pandemia, fino ad essere colonna sonora della serie spagnola Netflix ‘La casa di Carta” e simbolo, in diverse versioni, della precedente e dell’attuale resistenza ucraina.

Per riascoltarla ho scelto per voi una versione ‘choir’ molto bella.

https://youtu.be/fAc76WXSPUQ?si=zwFKoz_ezqch0V2I

Ecco anche un documentario del 2022 sulla storia della canzone.

https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2022/04/12/bella-ciao-film

Spero siano di vostro gradimento. Alla prossima 👋