In marcia, verso il cambiamento di noi stessi

Dal 10 al 12 maggio, un fittissimo programma di eventi, conferenze e movimenti di condivisione vedranno Cefalù come cornice della terza edizione del Meeting Francescano del Mediterraneo; si tratta di una manifestazione organizzata dall’Ordine Francescano Secolare e dalla Gioventù Francescana di Sicilia.

Il tema Connessi: Non esistono cambiamenti culturali senza cambiamenti nelle persone rafforza il legame tra la spiritualità francescana e la necessità di affrontare le sfide contemporanee.

Seguendo l’insegnamento del Santo di Assisi, ci si prefissa l’obiettivo di diffondere questa lezione importante, volta all’incoraggiamento verso la pace, al di là delle differenze di etnia e di religione, di lingua e di cultura, di pelle e di idee. Si darà prova che carità, dialogo e fraternità possono ancora al giorno d’oggi sconfiggere tutto, pure il male sulla Terra, in sintonia perfetta con ogni spazio e tempo.

Il titolo dato al tema non è casuale. È un breve messaggio pronunciato dal nostro Papa Francesco, il quale dice:

«i cambiamenti culturali sono strettamente collegati ai cambiamenti individuali. Le trasformazioni culturali emergono quando le persone modificano le proprie prospettive, valori e comportamenti. Questo legame evidenzia l’importanza dell’empatia, dell’educazione e dell’interazione umana nel plasmare la società.»

 Verranno, quindi, affrontati temi di tutte le specie: a cominciare dal pellegrinaggio delle Chiese della Sicilia, che si terrà il prossimo 4 ottobre, che porteranno in Assisi in offerta al Santo Patrono l’olio che alimenterà la lampada votiva alla tomba di San Francesco. Insieme al cammino di questa lampada, viaggeranno le preghiere dei fedeli. Seguiranno degli incontri legati alla sostenibilità, mostrando uno sguardo al progresso e all’evoluzione dei tempi, senza mai perdere di vista, come impegno collettivo, la salvaguardia del pianeta; e ancora al rapporto dei giovani con i social, ormai strumenti indispensabili per la comunicazione, da usare con intelligenza e parsimonia, come espresso dallo stesso Pontefice «diventare comunicatori consapevoli ed empatici, vivendo i new media alla luce della nostra fede cristiana»; al bisogno di trovare sostegno e forza per uscire dai momenti oscuri, guardando al Santo d’Assisi come esempio di speranza e di rinascita; alla trasformazione delle sfide in opportunità, per superare i propri limiti, migliorarsi e mai lasciarsi vincere.

Anche la Corale “Maria Elisa Di Fatta” ha raccolto l’invito di partecipazione a quest’iniziativa. Sabato 11 maggio, alle ore 19.00, sarà presente alla conferenza dal titolo “Mediterraneo, cuore di pace. Confronto con il Custode della Terra Santa”, alla quale presiederanno Lidia Tilotta, giornalista della Pace 2023, vicecaporedattore del Tgr Sicilia della Rai; S.E. Cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana; e Francesco Patton, OFM. La Corale si esibirà per rendere omaggio con un piccolo assaggio di alcuni brani del nuovo repertorio, avendo sposato appieno le idee su cui tutta la manifestazione è stata ideata: la Pace è al centro dell’interesse di qualunque persona dotato di buonsenso, e in tempi funesti come quelli che stiamo vivendo, ma ben oltre delle stesse guerre che ancora imperversano in territorio europeo e non molto lontano da noi, tutti dovremmo ambire ad instaurare un clima solidale, fatto di complicità e unione, senza secondi fini, mezzi termini e giochi di strategia.

L’ASMU ha sempre guardato al futuro con un’idea ben precisa: supportare chi ha qualcosa di bello da regalare. E c’è spazio, e tempo, per tutti, senza esclusione per nessuno, seguendo progetti sempre più ambiziosi, è vero; ma pur sempre rivolti alla valorizzazione degli altri qui e degli altri altrove.

Ricordarsi che il nostro Pianeta non è di nostra proprietà, ma ci è stato donato al solo scopo di renderlo più accogliente e più adatto alle generazioni del futuro, dovrebbe essere un obiettivo comune. Un po’ come avviene quando si cerca di insegnare a un bambino nel pieno dell’età della ribellione a condividere i propri giochi con gli altri, così gli adulti dovrebbero mostrarsi da esempio, come San Francesco ci ha lasciato sotto forma di importanti insegnamenti, a condividere il bello che si conosce con gli altri, mostrandosi umili e pronti sempre all’accoglienza.