“Intanto era Aprile, e il glicine era qui, a rifiorire”

Benvenuti cari amici delle piante.

Avete riconosciuto i versi di questa splendida poesia di Pier Paolo Pasolini?

“Intanto era Aprile, e il glicine era pronto a rifiorire”.

La poesia si apre con una dichiarazione semplice e potente.

Così Pasolini, con la sua poetica sensibilità, coglie la bellezza effimera della natura che si risveglia, dipingendo un quadro suggestivo con pochi essenziali versi.

Perché il glicine?

Perché questa pianta, tra le tante, ha meritato di essere l’introduzione

al nostro articolo?

La risposta è semplice: il glicine è molto più che un semplice fiore; la sua fioritura, che arriva con l’esplosione dei colori primaverili, è un inno alla vita che si rinnova, è un intreccio di storia, leggenda e scienza.

Il Glicine: un viaggio botanico tra colori e profumi.

Immaginate una cascata di fiori che si riversa su un pergolato creando un’esplosione di colori e profumi inebrianti. Questo è lo spettacolo offerto dal glicine, una pianta rampicante che conquista con la sua bellezza e il suo fascino.

Il nome scientifico del glicine è “Wisteria Sinensis”; il suo nome è dovuto ad uno scienziato statunitense che ne studiò le caratteristiche.

In realtà, il nome Wisteria: deriva dal nome tedesco “Wisteria”, che a sua volta si basa sul nome polacco “wistaria”, usato per indicare una pianta rampicante simile.

Sinensis: significa “cinese” in latino, e fa riferimento all’origine della pianta, nativa dell’Asia orientale.

I tedeschi la chiamano “blauregen”( pioggia blu), i cinesi “zi teng”( vite blu).

In Italia il glicine viene chiamato”wisteria”o glicine e deriva dalla parola”glikis” che significa”dolce” dal suo aroma delicato e dolciastro

È una pianta a radice profonda che aiuta a prevenire l’erosione del suolo. Può essere piantato su pendii e altre aree soggette a erosione.

La fioritura del glicine avviene tra aprile e giugno, i suoi fiori sono riuniti in grappoli e il colore varia dal bianco al blu al violetto.

Ma quanti di voi conoscono la leggenda della fioritura?

Anche se questa pianta è stata spesso protagonista di molte storie e leggende, specialmente in Cina e Giappone, esiste una fantastica leggenda italiana che ne narra l’origine.

Secondo una tradizione piemontese una piccola pastorella di nome Glicine piangeva disperatamente ogni giorno, a causa della sua bruttezza.

Un giorno le sue lacrime, cadute a terra, si trasformarono miracolosamente in una pianta rampicante dai fiori viola e dal profumo inebriante: il glicine.

Da quel giorno il glicine divenne un simbolo di bellezza interiore e di forza d’animo, dimostrando che la vera bellezza risiede nel profondo del cuore.

In Giappone, in particolare, il glicine  ha un significato simbolico.

I suoi grappoli si trovano nei templi e sono simbolo di luminosità, ma anche della caducità della vita che è sempre in trasformazione e della quale dobbiamo apprezzare ogni piccolo momento.

In primavera, ogni anno, i giapponesi celebrano la Festa del Glicine, conosciuta come Fuji Matsuri, coincidendo con la fioritura dei glicini (fuji ), un tripudio di colori e profumi che ricoprono giardini, templi e santuari con cascate di fiori, viola, rosa e bianchi che lascia senza fiato.

In diverse culture il glicine è simbolo di amicizia, di fedeltà e fortuna.🍀

Viene considerato un talismano contro le avversità da regalare alle persone che  più amiamo.

Esistono varie specie di glicine, le piu diffuse sono:

👉Glicine cinese (Wisteria sinensis): Originario della Cina, è la specie più comune e diffusa in Europa. Presenta fiori viola o bianchi, molto profumati.

Nelle culture orientali essa rappresenta un legame di amicizia e veniva offerta dai sovrani durante i viaggi di rappresentanza, per testimoniare le proprie buone intenzioni.

👉Glicine giapponese (Wisteria floribunda): Originario del Giappone, si distingue per i fiori più grandi e appariscenti di colore rosa o lilla.

👉Glicine americano ( Wisteria frutescens): Originario dell’America settentrionale, è caratterizzato da fiori bianchi o blu, meno profumati rispetto alle altre specie.

🤔Curiosità:

Sapevate che i fiori di glicine sono commestibili ?

Non in molti lo sanno, ma solo i fiori lilla si possono mangiare, mettetene qualche petalo nello yogurt con un cucchiaio di miele 🍯 resterete sorpresi!☺

Il fiore perfettamente commestibile ha virtù terapeutiche, sembra aiuti a combattere lo stress e l’insonnia.

Secondo alcuni autori, favorirebbe anche gli incontri amorosi. 💑

👉MA ATTENZIONE!!!  non tutte le parti della pianta sono commestibili.

Dunque è fondamentale selezionare con attenzione  SOLTANTO I PETALI!!!

È quindi IMPORTANTE!!! evitare il consumo di qualsiasi parte della pianta e tenere i bambini e gli animali domestici lontani dai frutti.

😉Se siete curiosi e volete mangiare questi deliziosi fiori profumati, vi propongo una sempice ricetta, ingredienti:

1 uovo, 2 grappoli di glicine (fiori), 2 cucchiai di farina,  1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaino lievito per dolci, olio per friggere.

Preparare la pastella con gli ingredienti e per ultimo aggiungere i fiori.

Friggere a cucchiaiate, olio a 160°. Cospargere di zucchero a velo.😋

La bellezza del glicine, con la sua cascata di fiori e il suo profumo inebriante, nel  corso dei secoli ha ispirato non solo cuochi, poeti e scrittori, ma anche pittori.

Tra i dipinti più famosi che raffigurano il glicine troviamo “La Gioconda” di Leonardo da Vinci e “La Primavera” di Sandro Botticelli.

Cari amici e amiche delle piante, anche questa settimana, il nostro viaggio colorato e profumato della natura ci ha svelato tante curiosità.

Abbiamo scoperto che il glicine con la sua fioritura spettacolare è in grado di trasformare qualsiasi ambiente in un angolo di paradiso.

Tornando alla poesia di Pasolini, l’invito dell’autore è quello di far emergere nell’uomo la stessa forza prepotente e la forte tenacia della Natura, ossia la capacità di rigenerarsi sempre, ma anche di prendere coscienza e di difendere la bellezza del Pianeta Terra.

La poesia si conclude con un’immagine di speranza e di rinascita. Il poeta invoca il glicine, pregandolo di aiutarlo a “ricostruire / le rovine del mio cuore”. Il glicine diventa così un simbolo di guarigione e di nuova vita.