Oggi piu’ che mai assolutamente da rivedere ,o da vedere per i pochi che non lo avessero gia’ fatto, il film musical capolavoro di Milos Forman del 1979, che trae origine dall’omonimo musical di Brodway.
Hair è una sorta di manifesto contro la guerra ; nello specifico la guerra del Vietnam, ma con essa tutte le guerre in generale che, nel nome di interessi privati e conflitti economici,
seminano morte , orrore e disperazione , ieri come oggi . E cio’ che piu’ fa male e impressiona è la nostra assuefazione a questo status ,la nostra indifferenza, non considerando ,per dirla alla De Andre’, che “anche se ci riteniamo assolti, siamo lo stesso coinvolti “.
Il film, arricchito dalla superba colonna sonora di pezzi pop diventati eterni nella storia della musica, ci fa prendere coscienza di tutto cio’ attraverso la storia di Claude , giovane americano di provincia ,che viene reclutato per servire la patria, e grazie all’incontro con l’eclettico pacifista hippy Berger e i suoi amici, riscoprira’ il valore della liberta’ , della pace, dell’amore libero e riuscira’ alla fine a salvarsi dall’orrore della guerra; paradossalmente lo stesso slancio di liberta’ che salva Claude segnera’ la tragica fine di Berger, che per un imprevisto dovra’ prendere il suo posto e finira’ vittima proprio di cio’ che ha sempre ripudiato.
Musiche quindi, eccezionali e indimenticabili, come pure alcuni balletti presenti nei momenti clou : stupenda la scena in cui Berger , introdottosi in casa di una famiglia di benpensanti, salta sulla elegante tavolata e sconvolge i presenti…
e ancora impossibile dimenticare l’inizio del film scandito dalla bellissima “Aquarius”, inno all’armonia cosmica ….
per finire con la toccante “Let the Sunshine”…
Concludendo, Hair oltre che un bellissimo musical, è un invito alla riflessione su una tematica che purtroppo è tristemente attualissima; tutti , nessuno escluso, siamo chiamati a costruire la pace, a partire dai nostri luoghi, dalle nostre case, dalle nostre famiglie.
