La nostra associazione nel segno dell’inclusività

Abbiamo tutti nel petto un violino e abbiamo perduto l’archetto per suonarlo. Alcuni lo ritrovano nei libri, altri nell’incendio di un tramonto, altri negli occhi di una persona, ma ogni volta l’archetto cade dalle mani e si perde come un filo d’erba o un sogno. La vita è la ricerca infinita di questo archetto per non sentire il silenzio che ci circonda»

Decido di cominciare così il mio percorso sulla pagina web dell’Associazione Siciliana Musica x l’Uomo. E uso proprio le parole di Caramagna per due motivi. Innanzitutto, perché nella vita di ognuno di noi accadono cose che spesso ci paralizzano e ci rendono estremamente vulnerabili. Il silenzio tende a fagocitare le nostre giornate, che iniziano e finiscono con quella monotonia assordante, e terribilmente ricca di nulla. Ma per tutti arriva il momento di guardarsi attorno, alla ricerca di un aiuto al quale aggrapparsi per uscire dalla routine di una malinconia non voluta, non cercata. E proprio quando anche a me è capitato di intraprendere il sentiero che mi ha condotto alla ripresa del mio “io” interiore, la nostra corale è diventata foriera di buone nuove. Per me, ma anche per tanti altri.

Cantare? Mai nella mia vita avrei immaginato di potermi cimentare in una simile impresa. Troppo forte, troppo impegnativo, troppa vergogna!

Eppure il coro della nostra associazione ha un potere inimmaginabile, che consiste nell’inclusività. Il nostro maestro, un pomeriggio, mentre presentava ai veterani le nuove leve, ha premesso un aspetto che io stessa non avevo mai tenuto in considerazione: “non importa sapere cantare bene. Importa fare gruppo.” Ecco, il secondo motivo è proprio questo: nessuno mostra il suo talento prevaricando l’altro, nessuno si sente di troppo, sbagliato, di intralcio. Ogni voce si amalgama alle altre, trova il suo perché in un gruppo eterogeneo, che alla fine crea un armonico, seppur non perfetto canto. E mette a tacere il silenzio assordante, la fatica che ognuno di noi affronta mentre alla ricerca costante dell’archetto per suonare quel tanto agognato violino.

Il mio compito? Semplicemente mostrarvi quello che la nostra associazione è: spunti, progetti e iniziative, mentre la vita di tutti noi prosegue. E ve lo racconteremo.