Lo stilista Jean Patou: ” l’uomo più elegante d’Europa”

E’ stato jean Patou, nato a Parigi nel 1887 e definito ” l’uomo più elegante d’ Europa.
Jean Patou rivoluziona la moda liberando la figura femminile. Disegna abiti che rinnegano il corsetto e inventa l’abbigliamento sportivo in anticipo sui tempi, facendo della campionessa di tennis Suzanne Lenglen la sua prima musa.

Si distingue dalle concorrenti Jeanne Lanvin e Gabrielle Chanel, sua grande rivale, per la spiccata visionarietà;
disegnare lunghi abiti con profonde scollature sulla schiena proprio mentre è in auge lo stile garçonne.
Negli anni Venti accorcia gli orli, commercializza una gonna a pieghe da indossare in città e disegna completi in jersey dai motivi geometrici.

Stilista visionario, Jean Patou inventa il monogramma, apponendo le sue iniziali sui costumi da bagno in maglia che sfoggeranno così l’emblematico “JP” che caratterizza la Maison.

Negli anni Venti, le donne sentono la necessità di infrangere una concezione del vestire che non le rappresenta più e Jean Patou è dalla loro parte. Il couturier propone un modo nuovo di vivere l’abbigliamento, coniugato con l’idea del divertimento e del relax. In poche parole…

La libertà.

Le sue intuizioni sono giuste: tra il 1919 e il 1924 la Maison vede moltiplicare per trenta il suo fatturato.
Egli inaugura anche “Le Coin des riens”, in cui vende accessori atipici a metà strada tra moda e design.

Nel 1927 l’abbronzatura diventa chic e Jean Patou inventa l’huile de Chaldée, il primo solare della storia. Un’assoluta novità.
Esteta e amante della letteratura, il couturier francese dà un titolo a ogni suo capo
(i cappotti “Il viendra”, “Pour lui”, gli abiti da sera “Belle ténébreuse”, “Vierge folle”, “Candide”) e crea profumi, soprattutto unisex, in collaborazione con Baccarat e Van Cleef, che ne disegnano i flaconi.

Sfortunatamente, la crisi finanziaria del 1929 colpisce anche la Maison proprio mentre apre i battenti a New York. Per rilanciare il marchio, Jean Patou crea “Joy”, il profumo più costoso al mondo, per offrire “qualche goccia di gioia” alle sue clienti.

Il suo prezzo proibitivo (il flacone da 30 ml costa l’equivalente di mille euro) lo rende leggendario, come l’uomo che lo ha ideato, Jean Patou.
La sua morte per ictus nel 1936 a 49 anni pone fine all’avventura.
È un’uscita di scena fulminea, la sua, come la vita che ha vissuto.
Dopo lo choc dovuto alla sua scomparsa, la sorella, Madeleine Patou, insieme al marito, Raymond Barbas, prendono le redini della Maison.
Senza il fondatore, il marchio Jean Patou non ha più lo stesso charme. Nel 1954 assume la direzione artistica Marc Bohan. Dopo di lui, si succederanno al timone della Maison i più illustri nomi della moda: Karl Lagerfeld, Michel Goma e, sotto la sua direzione, un debuttante Jean Paul Gaultier, seguiti da Angelo Tarlazzi e Christian Lacroix. Dopo l’uscita di Christian Lacroix, che lascia per avviare la propria casa di moda, la Maison Jean Patou cessa l’attività.
A mantenere vivo il suo nome sono i profumi.