Storia dellamoda 1915- 1922

Con la Grande Guerra (1914-1918) la vita di tutti i giorni viene profondamente sconvolta. Non solo i militari al fronte, ma anche i civili rimasti in citta’ devono fare i conti con un conflitto che modifica tutti gli aspetti della vita quotidiana.
Le donne, in particolare, si trovano ad occupare, per la prima volta, ruoli fino ad allora riservati agli uomini e ad entrare massicciamente nel mondo nel lavoro.

Le gonne lunghe e strette degli anni precedenti non sono piu’ adatte a questa nuova vita, e vengono immediatamente abbandonate a favore di gonne piu’ corte e soprattutto piu’ larghe che non impaccino nei movimenti. Anche la linea dei corpini e’ sciolta e pensata per essere comoda. Vengono definitivamente abbandonati anche gli alti colletti di pizzo a favore di scolli triangolari che lasciano la gola scoperta. Inoltre molti degli abiti di questi anni si rifanno alle divise militari prendendone a prestito forme e colori.

 

Con l’accorciarsi delle gonne le scarpe acquistano maggiore importanza, e si arricchiscono sempre piu’ spesso di fibbie e cinturini. La calzatura piu’ diffusa e’ comunque ancora lo stivaletto di pelle, alto e a tacco basso.
In questo percorso verso un abbigliamento il piu’ possibile pratico e comodo il busto diviene sempre piu’ basso e morbido, fino, in alcuni casi, a scomparire.
Anche i cappelli sono molto piu’ piccoli e le pettinature piu’ semplici.

Negli ultimi anni della guerra, anche perche’ il tessuto comincia a scarseggiare, le linee delle gonne si stringono di nuovo. Le gonne sono ora a meta’ polpaccio spesso con drappeggi sui fianchi e strette in vita da una fascia morbida. I corpini hanno scolli quadrati e ampi.

Con la fine del conflitto alcune case di moda riproposero modelli ricchi ed elaborati che si rifacevano alla moda di prima della guerra, ma fu ben presto chiaro che le donne non erano piu’ disposte a tornare agli ingombranti modelli d’inizio secolo e che quello che ora cercavano in un abito era soprattutto la comoditá