Riflessioni sull’incontro con il Vescovo Marciante

Nel tardo pomeriggio di lunedì 18 dicembre scorso, la nostra Associazione, insieme ad altre del comprensorio madonita, è stata accolta presso il Salone Sansoni dal Vescovo Marciante. Un momento di grande importanza per molte realtà associative, per le quali la nostra diocesi ha mostrato interesse e partecipazione.
Non mi era ancora capitato di presiedere a un incontro così ravvicinato con Sua Eminenza. E devo riconoscerne la passione, mostrata dinanzi ai racconti dei presidenti e di tutti noi rappresentanti. Sì, perché è sempre semplice rendersi disponibile e poi disattendere le speranze di chi ricerca aiuto, sostegno, a volte solo preghiera. Ma è molto complesso porgersi in posizione di ascolto, attivando in contemporanea tutti i sensi.
Il Vescovo lo ha fatto.
E mentre ognuno di noi elencava difficoltà e incoraggiamenti, auguri e speranze, progetti e disegni futuri, l’attenzione di Sua Eccellenza non ha perso mai di carattere, mai un attimo di smarrimento, di allontanamento da quello che in quell’istante esatto rappresentava per noi un ulteriore senso di partecipazione alla comunità, alla rete. E come lui stesso ha tenuto a ricordare, attraverso le parole di Papa Francesco, ci siamo sentiti tutti “connessi”.
In un periodo di enormi passi indietro, mentre nel mondo le certezze lasciano spazio allo scoramento e al disagio e le notizie nefaste superano il coraggio della lieta novella che Gesù Bambino a giorni, di nuovo, verrà ad annunciarci, abbiamo bisogno momenti brevi ma intensi come questi, durante i quali ci si sente parte di un tutto non banale, fatto di frasi mai scontate ma ricche di comprensione. Un luogo dove non ci si sente messi sotto accusa o giudicati, ma semplicemente motivati ad andare avanti.
E noi andremo avanti. Portatori di quella positività che il nostro Vescovo è stato in grado di contagiare nell’anima di ognuno di noi, entrati nel Salone Sansoni poveri di motivazioni e usciti colmi di entusiasmo e di tanta, tantissima speranza.